09.10.2012

Commedia dell arte - Andrea Perucci

II
Dialogo di sdegno e sdegno

D: Lacci,,,
U: Catene...
D: ... che ligaste...
U: ... che stringeste...
D:... quest’alma...
U:... il mio cuore...
D: ... spezzatevi!
U: ... rompete!
D: Se la fede...
U: Se l’amore...
D: ... vi strinse...
U: Vi inviluppo...
D: L’ira...
U: ... lo sdegno...
D: ... v’anichilli.
U: ... vi dissipi.
D: La preda e sciolta.
U: Lo schiavo e libero.
D: La ragione...
U: Il dovere...
D: ... l’ha salvata.
U: ... l’hai liberato.
D: barbaro!
U: Scelerata!
D: Che dici?
U: Che barbotti?
D: Dico che ti detesto.
U: Dico che t’abborrisco.
D: Che non posso piu vederti.
U: Che non posso piu soffrirti.
D: Non sai, quei lacci...
U: Non sai quei ceppi...
D:... che chiamasti d’oro...
U:... che dicesti di diamante...
D: Non scoverti falsi.
U: Sono stati di vetro.
D: Eran ferri dorati!
U: Erano diamanti falsificati!
D: Percio li ruppi.
U: Per questi gli spezzai.
D: Ed or godo...
U: Ed or sono sciolto...
D:... la liberta.
U: ... dalla schiavitudine.
D: Fusti un impostore falsario...
U: Fusti una chimica ingannatrice...
D: ... che mi deludesti.
U:... che mi schernisti.
D: Quel nodo gordiano...
U: Quello stame intricato...
D: ... che dicesti indissolubile...
U: ... che vantasti eterno...
D:... si ritrovo un Alessandro...
U:... vi e stata un Cloto...
D:... che l’ha troncato.
U:... che l’a reciso.
D: E fu lo sdegno.
U: E fu la rabbia.
D: Al suo tempio...
U: Al suo simulacro...
D:... sospendo le catene.
U:... offro i ceppi.
D: E tu, Cupido...
U: E tu, Amore...
D:... va, butta i lacci.
U:... va, distruggi i legami.
D: Che io, libera...
U: Che io, sciolto...
D: Son fuor di servitu.
U: Son fuor d’impaccio.
D: E sviluppato il nodo!
U: E sciolta il laccio!

III
Dialogo di sdegno e pace

U: Partiti!...
D: Involati!...
U:... dagli occhi miei.
D:... dal mio cospetto.
U: Furia con volto di cielo.
D: Demone con maschera d’amore.
U: Ch’io maledico...
D: Ch’io detesto...
U: ... il giorno che ti mirai.
D:... il punto che ti adorai.
U: Hai luci...
D: Hai fronte...
U:... da rimirarmi?
D:... da starmi presente?
U: Non ti ricordi...
D: Non pensi...
U:... i tuoi mancamenti?
D:... le tue sceleraggini?
U: Che ti credi...
D: Che pensi...
U:... ch’io mi fermi per rimirarti?
D:... ch’io m’arresti per vagheggiarti?
U: Non posso negare che sei bella...
D: Troppo confesso che sei vago...
U:... ma a che vale la bellezza...
D:... ma a che giova la leggiadria...
U:... s’e deturpata dall’ errore?
D:... s’e accompagnata dall’inganno?
U: Non me l’imaginavo...
D: Non me lo persuadevo...
U:... che un Cielo fosse un Inferno.
D:... che un Cupido fosse un Lucifero.
U: Eppur l’esperimento!
D: Eppur l’ho ritrovato!
U: Orsu, dileguati!
D: Or via, disgombra!
U: Io non voglio.
D: Non posso.
U: Non so che mi trattiene!
D: Ignota forza m’arresta!
U: Ma non e amore, vedi.
D: Ma accertati che non e affetto.
U: E chi ti arresta?
D: E chi ti ferma?
U: Non voglio darti questo gusto...
D: Non avrai questo piacere...
U:... ch’io ti dica...
D:... ch’io ti palesi...
U:... ch’ancora t’ami.
D:... ch’io di te non posso dimenticarmi.
U: Ohibo, non lo diro mai!
D: Poi morire, non l’ascolterai.
U: T’amerei...
D: T’adorerei...
U:... se fussi fedele.
D:... se fussi costante.
U: Cossi fussi tu sincera...
D: Fossi cosi tu puro...
U:... com’e la mia fede!
D:... com’e l’amor mio!
U: M’inganni!
D: Mi tradisci!
U: Dunque parti!
D: Dunque vanne.
U: E che si che parto.
D: E che si che me n’entro.
U: Qual incanto mi trattiene?
D: Che ignota forza m’inceppa?
U: Sei troppo ingannatrice!
D: Hai troppo potere negli occhi!
U: La speranza mi lusinga...
D: La bellezza m’incoraggia...
U:... che ti scopra fedele.
D:... che non ti ritrovi mancatore.
U: Menti, ch’io tal non fui!
D: T’inganni, che tal sempre mi vanto!
U: E l’amor d’altri?
D: E gradir altra donna?
U: T’ingannasti.
D: Fosti tradito.
U: Te amo!
D: Te gradisco!
U : Te adoro.
D : Te idolatro.
U : Mia speme.
D : Amor mio.
U : Mia vita.
D: Mio bene.
U: Mia luce.
D: Mio respiro.
U: Mia idea.
D: Idolo mio.
D: Ogni altro pensiero...
D: Ogni altro affeto...
U:... rinuncio...
D: discaccio...
U: detesto...
D: abborisco.
U: Pace, o pupille care.
D: Pace, bocca amorosa.
U: Non piu guerre, o cara destra.
D: Non piu sdegni, o dolci sguardi.
U: Se te sola gradisco...
D: Se te quest’alma adora...
U:... reusciti Cupido.
D:... e sdegno mora!

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